Migranti, Lamorgese: “Dignità a colf e braccianti”. Sibilia: “Scongiurato scudo penale per chi favoreggia il caporalato”
Fonti dem precisano che resta invariato “l’impianto della norma” per la regolarizzazione di migranti e lavoratori italiani impiegati come braccianti, colf e badanti. Sarebbero state introdotte alcune modifiche che “esplicitano meglio” i meccanismi di regolarizzazione e le esclusioni per chi sia stato condannato per reati come il caporalato o lo sfruttamento della prostituzione o dell’immigrazione clandestina.
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“Nessun favore ai criminali e permessi temporanei solo a chi ha già
avuto un contratto di lavoro nel 2019, dunque una platea circoscritta e
nessuna sanatoria. Ora via ai prestiti a fondo perduto e sgravi fiscali
alle imprese”, commenta con soddisfazione l’accordo raggiunto il
sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia, tra i più agguerriti nel M5S contro la proposta della ministra Teresa Bellanova.
“La discussione ha portato a significative migliorie rispetto al testo di domenica – dice Sibilia
– Abbiamo prima di tutto scongiurato lo scudo penale inizialmente
previsto per i reati di favoreggiamento immigrazione, sfruttamento e
caporalato. La dignità di tutti i lavoratori è al primo posto. Ma
soprattutto proteggiamo la correttezza delle imprese agricole italiane
oneste che sono la stragrande maggioranza. Inoltre chiunque voglia
ottenere un permesso per ricerca di lavoro deve presentare un regolare
contratto di lavoro stipulato nel 2019. Per cui niente sanatoria ma solo
buon senso”.
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“Ci auguriamo che queste modifiche aiutino in qualche modo l’esigenza di mano d’opera in alcuni settori. Ora però è il tempo di concentrarci sugli aiuti alle imprese, prestiti a fondo perduto e sgravi fiscali. Il decreto maggio con 55 miliardi raccoglie la sfida di rilanciare l’Italia”, conclude il sottosegretario.
“Legalità, emersione dal lavoro nero, integrazione, sicurezza, dignità. Molto positivo l’accordo trovato sulla Regolarizzazione dei lavoratori dei settori Agricoltura, Allevamento, Pesca, Colf, Badanti. Lo abbiamo voluto fortemente nonostante le polemiche strumentali. Nell’interesse di tutti, italiani e stranieri”, commenta su Twitter anche il viceministro dell’Interno dem Matteo Mauri.
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