Divieto di annegare
Guai a chi si avvicinerà a soccorrere il moribondo, pena l’arrivo di un drone poliziottesco e una diretta tv che inchioderà l’untore – vai poi a capire chi sia dei due, se l’affogante o il soccorritore – alle proprie responsabilità e a una multa salatissima. Divieto di annegare, dunque, l’assurdo di una società in cui morire sta iniziando a diventare accettabile, a patto che non sia per Covid. Ma anche moriste, non c’è nulla da temere. Il protocollo segue le raccomandazioni dell’Italian Resuscitation Council. Al massimo ci si rivede dopo tre giorni, stessa spiaggia, stesso mare.
L’HUFFPOST
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