È morto Ezio Bosso, il pianista che sapeva commuovere. Aveva 48 anni
Ezio Bosso è morto. Il grande musicista, pianista, direttore d’orchestra compositore, se n’è andato stanotte nella sua casa di Bologna. Aveva 48 anni. Accanto a lui la sua compagna Annamaria e i suoi cani amatissimi. A portarselo via il cancro con cui conviveva da molti anni e che lo costringeva a lunghi periodi di sosta per le terapie. Ad acuire il quadro clinico la malattia neurodegenerativa che l’aveva costretto in carrozzella. Eppure, nonostante tutti questi mali, Ezio non si è mai arreso. Ha continuato a combattere fino alla fine con il coraggio di un leone. La musica, la sua passione più grande, la sua ragione di vita, l’aveva anzi spinto a sfide sempre più grandi. A trasformare ogni sconfitta del corpo in una rinascita dello spirito (qui le sue frasi più celebri).
Nato a Torino il 13 settembre 1971, padre operaio, Ezio Bosso si innamora della musica da bambino, grazie a una prozia pianista. Per seguire la passione a 16 anni se ne va da casa, debutta come solista in Francia. L’incontro con Ludwig Streicher, contrabbassista dei Wiener Philharmonic, segna il suo destino. Intuendone il talento, il musicista austriaco lo indirizza all’Accademia di Vienna dove Bosso studia contrabbasso, composizione, direzione d’orchestra.
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