I governatori hanno accorciato il metro
Ecco le linee guida che i governatori hanno redatto su ristorazione, attività turistiche, servizi alla persona (parrucchieri ed estetisti), commercio al dettaglio, commercio al dettaglio su aree pubbliche, uffici aperti al pubblico, piscine, palestre, manutenzione del verde, musei, archivi e biblioteche. Il decreto legge varato dal Consiglio dei ministri prevede sanzioni da 400 a 3.000 euro per chi viola le regole, aggirandole. E stop delle attività da 5 a 30 giorni.
Ristoranti, bar, pub
Nel documento si legge che i tavoli devono essere disposti in modo che le sedute garantiscano il distanziamento interpersonale di almeno un metro di separazione tra i clienti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale. Tale distanza può essere ridotta solo ricorrendo a barriere fisiche tra i diversi tavoli adeguate a prevenire il contagio tramite droplet. Se le tabelle Inail prevedono 4 metri quadri di spazio per ogni persona, il documento delle regioni ne prevede un solo metro.
È necessario poi rendere disponibili prodotti igienizzanti per i clienti e per il personale anche in più punti del locale, in particolare all’entrata e in prossimità dei servizi igienici, che dovranno essere puliti più volte al giorno. Negli esercizi che dispongono di posti a sedere privilegiare l’accesso tramite prenotazione, mantenere l’elenco dei soggetti che hanno prenotato, per un periodo di 14 giorni. In tali attività non possono essere presenti all’interno del locale più clienti di quanti siano i posti a sedere.
La consumazione al banco è consentita solo se può essere assicurata la distanza interpersonale di almeno un metro tra i clienti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale. La consumazione a buffet non è consentita. Il personale di servizio a contatto con i clienti deve utilizzare la mascherina e deve procedere ad una frequente igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche (prima di ogni servizio al tavolo). Favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni ed escludere totalmente, per gli impianti di condizionamento, la funzione di ricircolo dell’aria. I clienti dovranno indossare la mascherina tutte le volte che non si è seduti al tavolo.
Attività turistiche
Le regioni nel
documento sottoscritto da tutti i governatori si legge che nelle spiagge
deve esserci una persona addetta ad accompagnare i clienti sotto
l’ombrellone e che illustri le misure di prevenzione da
rispettare.
Nel documento si sottolinea che e’ “necessario rendere disponibili
prodotti igienizzanti per i clienti e per il personale in più punti
dell’impianto” e “privilegiare l’accesso agli stabilimenti tramite
prenotazione e mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14
gg. Riorganizzare gli spazi, per garantire l’accesso allo stabilimento
in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone e di
assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli
utenti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti
non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo
aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Se possibile
organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita”, si legge
ancora nel documento. Inoltre: occorre “assicurare un distanziamento tra
gli ombrelloni (o altri sistemi di ombreggio) in modo da garantire una
superficie di almeno 10 metri quadrati per ogni ombrellone,
indipendentemente dalla modalità di allestimento della spiaggia
(per
file orizzontali o a rombo)”. Tra le attrezzature di spiaggia (lettini,
sedie a sdraio), quando non posizionate nel posto ombrellone, deve
essere garantita una distanza di almeno 1,5 metri.
Servizi alla persona. Acconciature ed estetisti
Ecco il testo redatto dalle Regioni. “Riorganizzare gli spazi, per quanto possibile in ragione delle condizioni logistiche e strutturali, per assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione sia tra le singole postazioni di lavoro, sia tra i clienti”. E invece il testo Inail recita così: “Prevedere una distanza minima di almeno due metri tra le postazioni di trattamento (ad es. utilizzando postazioni alternate)”. Anche qui i governatori hanno dimezzato lo spazio.
L’HUFFPOST
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