Fase 2, nella notte accordo Stato-Regioni su dpcm: i governatori erano insorti: “Rischio caos normativo”
La preoccupazione delle Regioni
“Temiamo che l’accordo politico raggiunto venerdì – aveva spiegato il governatore della Liguria, Giovanni Toti
– sia stato depotenziato dai vari comitati tecnico scientifici. E se
non c’è chiarezza di regole o peggio regole assurde si creerà il caos
normativo che non consentirà a nessuno di aprire”.
Conte: “Dati incoraggianti, da lunedì si riparte. Rischio calcolato: si può anche richiudere”
di GABRIELE ISMAN
Sul tavolo della riunione sono state poste almeno due questioni. La
prima era inerente all’accordo sull’articolo 6 modificato e questo punto
sarebbe contenuto nel dpcm. La seconda riguardava invece l’accordo
sull’adozione delle linee guida che è contenuto nelle premesse del
decreto mentre le Regioni chiedevano fosse in allegato al Dpcm.
Toti: “Non recepito accordo politico”
“Il problema – spiegava ieri ancora Toti – è che il dpcm del governo, su
cui ha messo le mani qualche tecnico un po’ troppo zelante, non
recepisce la sostanza dell’accordo politico raggiunto ieri. Non c’è il
richiamo alle linee guida delle Regioni (quelle che le categorie
economiche vogliono), chiama in causa non meglio precisate linee guida
nazionali, inibisce alcune facoltà di deroga regionali. Così rischiamo
il caos”.
“Situazione surreale” era stato il commento del governatore dell’Abruzzo Marco Marsilio.
REP.IT
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