La ministra Azzolina come Vulvia: “Lo studente non è un imbuto da riempire”. E partono gli sfottò social
“Qualcuno mi ha preso alla lettera soffermandosi sul fatto che gli imbuti non si riempiono ma si usano per riempire – ha sottolineato la ministra -. Capisco bene che si possa prestare a facili ironie, ci rido su anch’io. Ma ci tengo a tranquillizzare sul fatto che al Ministero non abbiamo provato ad infilare imbuti in testa ai ragazzi versandoci dei libri (liquefatti ovviamente), prima di dire che non funzioni…Per fortuna chiunque può informarsi su questo concetto usando un semplice motore di ricerca”.
IL RIFORMISTA
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