Fatti non foste a viver come ’mbuti
di Massimo Gramellini |
Avrei voluto spezzare una lancia, o almeno un imbuto, a favore della ministra della Distruzione Pubblica, schernita sui social (e dalla frase di Osho che dà il titolo al Caffè) per avere affermato che gli studenti «non sono imbuti da riempire di conoscenze». A parte che, per far arrivare le conoscenze a studenti barricati in casa da mesi, più che gli imbuti oggi servirebbero le catapulte. Ma mi era sembrato un esercizio di gratuita ferocia demonizzarla per un lapsus. Non posso entrare nel cervello della mia ministra preferita (per lei ho tradito Toninelli), anche perché mi trovo momentaneamente sprovvisto di imbuto, ma immagino che persino Di Maio sappia che gli imbuti servono a travasare i liquidi e non a trattenerli. Senonché ieri la Azzolina ha voluto tornarci su. E, invece di correggere il lapsus, lo ha fieramente ribadito, sostenendo di essersi riferita a un imbuto specifico, quello di Norimberga, e invitando i critici a consultare un motore di ricerca.
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