Regno Unito, le regole severissime per chi entra nel Paese: quarantena obbligatoria e multe salate
al nostro corrispondente ANTONELLO GUERRERA
LONDRA – Che senso ha istituire una severissima quarantena quasi tre mesi dopo il picco di contagi da Covid 19, quando il coronavirus in estate sarà moderato dal caldo e mentre tutti gli altri Paesi riaprono le frontiere per le vacanze?
In controtendenza con le decisioni prese o annunciate dai leader in
Europa, come per esempio l’Italia, il governo Johnson ha confermato oggi
che istituirà un regime di due settimane di quarantena obbligatoria per
tutti coloro, cittadini britannici, stranieri residenti e turisti, che
dall’8 giugno prossimo entreranno nel Regno Unito. Esclusi soltanto
l’Irlanda, per rispettare ovviamente gli accordi di pace del Venerdì
Santo, e gli altri territori della Common Area britannica.
Tutti i grafici e le mappe sulla pandemia (aggiornati ogni giorno)
“Dobbiamo evitare di importare casi dall’estero e quindi una seconda
ondata di coronavirus”, ha detto oggi in conferenza stampa il ministro
dell’Interno britannico Priti Patel, “falco”
sull’immigrazione – soprattutto dall’Europa – e ora anche sulla
quarantena. Secondo Patel, “ora che siamo usciti dalla prima fase,
bisogna tenere basso il tasso di contagio “R” e per questo dobbiamo
limitare gli ingressi in questo momento”. Non è chiaro quanto durerà il
nuovo regime di quarantena. Di sicuro, queste norme verranno riviste
ogni tre settimane, e nel caso si deciderà se confermarle, allentarle o
revocarle.
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