Assistenti civici volontari: il bando, chi sono e come li riconosceremo

Cosa faranno?

I volontari e verranno impiegati dai sindaci per le attività sociali e per collaborare al rispetto del distanziamento sociale: li potremo vedere al mare a regolare l’accesso alle spiagge libere o davanti ai parchi e ai mercati a contare gli accessi. Daranno sostegno poi alla parte più debole della popolazione consegnando spesa e pacchi di prima necessità. «I Comuni, attraverso l’Anci, potranno avvalersi del contributo degli assistenti civici per far rispettare tutte le misure messe in atto per contrastare e contenere il diffondersi del virus, a partire dal distanziamento sociale» ha spiegato il ministro Boccia.

Chi si può candidare?

Il bando è rivolto «a inoccupati, a chi non ha vincoli lavorativi, anche percettori di reddito di cittadinanza o chi usufruisce di ammortizzatori sociali». Alla selezione possono partecipare « tutti i soggetti maggiorenni e residenti o domiciliati in Italia». Non è richiesto alcun titolo di studio. I partecipanti dovranno avere «dimora abituale» nel Comune dove intendono prestare supporto e questo garantisce una maggiore conoscenza del territorio.

Chi li paga?

Gli «assistenti civici» non riceveranno alcun compenso. I volontari presteranno il loro «supporto» a titolo gratuito sino ad un massimo di tre giorni a settimana, e per non più di 16 ore settimanali, sulla base delle indicazioni fornite da ciascun Comune nel quale operano. Saranno «coperti» dall’Inail in caso di infortuni e avranno una polizza assicurativa di responsabilità civile verso terzi in caso di eventi che lo richiedano.

Chi li formerà?

I Comuni. A loro spetterà la « pianificazione, organizzazione, formazione ( ove necessaria), coordinamento e monitoraggio delle attività svolte dagli assistenti civici». Saranno sempre i comuni a comunicare alla Protezione civile di quanti volontari hanno bisogno e ad attivare poi le necessarie assicurazioni (Inail e responsabilità civile verso terzi). Funzioni che però richiedono risorse economiche e di personale.

Come li riconosceremo?

I volontari saranno poi ben riconoscibili dai cittadini perché indosseranno una casacca o un fratino con dietro la scritta «assistente civico» e davanti il logo della Protezione civile nazionale, dell’Anci e del Comune in cui prestano il servizio.

Potranno fare le multe?

No. Gli assistenti civici non sono vigili e nemmeno «ronde di controllo». Sono volontari «distributori di buona educazione» spiega il presidente Decaro. Il ministro Boccia aggiunge: «Ci ricorderanno, con gentilezza, nei luoghi di assembramento che occorre ancora qualche sacrificio per tutelare i nostri cari e non vanificare gli sforzi fatti fin qui».

Fino a quando saranno in servizio?

I volontari sono a «tempo»: non potranno operare, infatti, oltre il termine dello stato di emergenza dichiarato dal Consiglio dei ministri. Il termine, salvo proroghe, è quello del 31 luglio.

CORRIERE.IT

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