I venti ripartenza spingono le Borse a livelli pre-lockdown. Milano +1,5%, spread a 201
Le Borse europee credono nell’uscita dall’emergenza provocata dalla pandemia di coronavirus e in una ripresa veloce dell’economia, e si riportano ai valori pre-lockdown, ovvero verso i livelli di metà marzo. Milano è salita dell’1,5%, Parigi dell’1,46%, Francoforte dell’1%, Londra dell’1,24% e Madrid del 2,3% circa.
A trascinare i listini sono tutti i settori più penalizzati negli ultimi due mesi, a partire dai viaggi (+7,1% l’Euro Stoxx di settore) con le compagnie europee galvanizzate dalla prospettiva di una riapertura dei confini in Europa. Corrono le banche, spinte anche dal fatto che gli analisti di Citi ritengono ingiustificato lo sconto a cui i titoli trattano in Borsa e sovrastimati i rischi sul capitale, con quelle di Piazza Affari che trovano ulteriore sostegno nel calo dello spread a 201 punti, dai 211 di ieri.
Wall Street positiva, ottimismo su ripresa e fronte vaccini
L’ottimismo
è condiviso anche da Wall Street, alla vigilia chiusa per il Memorial
Day, e oggi in netto aumento. Per altro, dopo due mesi di chiusura, ha riaperto il «floor»
di Wall Street, ossia il salone delle grida, consentendo il ritorno
fisico di alcuni broker, dopo la chiusura del 23 marzo. Oggi, la Borsa
ospiteràcirca 80 broker, il 25% del consueto numero.
Gli investitori
puntano sui segnali di ripresa in scia all’allentamento delle misure
restrittive introdotte per limitare la diffusione del coronavirus. Anche
se continuano ad aumentare i casi di Covid-19 nel Paese (hanno
oltrepassato quota 1,6 milioni con almeno 97.000 morti). Aiutano anche i
progressi medici contro il coronavirus: l’azienda biotecnologica
Novavax ha avviato i test sugli esseri umani del suo vaccino
sperimentale con risultati attesi a luglio. Mentre Merck ha avviato una
partnership con la non-profit Iavi per sviluppare un proprio vaccino.
Ulteriore sostegno arriva infine dalle notizie macro: i prezzi delle
case sono saliti o a crescere a marzo, le vendite di nuove case sono
aumentate dello 0,6% in aprile e la fiducia dei consumatori è aumentata a
un valore superiore alle stime.
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