I venti ripartenza spingono le Borse a livelli pre-lockdown. Milano +1,5%, spread a 201
Bper scatta a Piazza Affari, rapide anche Ferragamo e Leonardo
Sul
Ftse Mib la migliore non a caso è Bper (+10,43%), tra le più
penalizzate negli ultimi periodi (ha ceduto il 17% in maggio e il 60%
circa da inizio anno). Prosegue inoltre il rally di Ferragamo (+7,28%) e
Leonardo (+6,7%), con il settore difesa europeo. Bene Fca (+3,39%) nel
giorno in cui il board di Intesa Sanpaolo ha esaminato e approvato il maxi prestito da 6,3 miliardi garantito
all’80% da Sace. Il titolo è sostenuto dal generale buon andamento
delle auto europee, grazie anche al piano da 8 miliardi per le quattro
ruote francesi annunciato dal presidente Emmanuel Macron.
Andamento Piazza Affari FTSE Mib
In recupero viaggi, bene anche Atlantia
In
generale, gli acquisti si sono concentrati sui comparti che nelle
scorse settimane erano stati particolarmente sotto pressione, quindi
sono andate alla riscossa banche, assicurazioni, industria e auto.
Accelerano quindi i finanziari, appunto sostenuti dal report di
Citigroup sul comparto in Europa (secondo gli analisti sebbene la
congiuntura attuale abbia provocato nuovi rischi, quelli legati al
capitale sono sovrastimati). Oltre al rally di Bper, Mediobanca è
cresciuta del 5,66%, Unicredit del 4,44%, Banco Bpm del 4,8% e Intesa
Sanpaolo del 2,99%. Sul Ftse Mib positiva Atlantia (+2,94%), con gli
investitori che puntano ancora su un accordo tra il Governo e Autostrade
per l’Italia sul delicato tema della concessione. Fuori dal listino
principale, in accelerata i titoli legati al turismo, con I Grandi
Viaggi tra le migliori in assoluto con un rally del 15,07%, dopo essere
stata in asta di volatilità per eccesso di rialzo, e appunto i
finanziari, con Credito Valtellinese in rialzo del 14,08%.
Seduta da dimenticare per Diasorin
Il
gruppo farmaceutico, con un ribasso arrivato a superare il 6,5%, è la
peggiore del Ftse Mib. Il titolo del gruppo farmaceutico, che nelle
ultime quattro sedute aveva guadagnato quasi il 17% e da inizio anno
sale circa del 120%, tira il freno a mano, penalizzata anche da un
report di Jefferies, secondo cui il prezzo attuale (195,1 euro per
azione oggi, dopo avere toccato ieri il record di 211,8 euro) è troppo
alto. Per questo gli analisti hanno tagliato il rating da “hold” a
“underperform”, cosa che indica un suggerimento di vendita. L’obiettivo
di prezzo è invece stato alzato da 101 a 120 euro per azione, un livello
che comunque implica un potenziale downside del 40% rispetto ai valori
attuali.
Petrolio in recupero, euro si rafforza
Prosegue
la fase di recupero del petrolio: il Wti luglio cresce dell’1% a 34
dollari, mentre il Brent di pari scadenza sale dello 0,6% a 35,7 dollari
al barile. Sul mercato valutario, l’euro si rafforza sul dollaro a
1,0985 (1,093 in avvio e 1,0897 ieri in chiusura) e a 118,187 yen
(117,15 yen all’apertura e 117,37 ieri), mentre il rapporto dollaro/yen è
a 107,58.
Spread in calo a 201 punti, rendimento scende all’1,59%
Chiusura
in calo per lo spread tra BTp e Bund sul mercato secondario Mts dei
titoli di Stato. Il differenziale di rendimento tra il decennale
benchmark italiano (IT0005403396) e il pari scadenza tedesco ha chiuso a
201 punti base dai 211 punti base del riferimento della vigilia. In
flessione anche il rendimento del BTp decennale benchmark indicato
all’1,59%
dall’1,63% dell’ultimo closing.
Migliora anche la «fiducia» tedesca misurata da Gfk
Dopo
l’indice di fiducia Ifo, che nella seduta di lunedì era salito oltre le
attese, anche il gruppo di ricerche di mercato Gfk indica una ripresa
del clima tra i consumatori tedeschi. La fiducia dei consumatori
tedeschi dovrebbe aumentare a giugno, riprendendosi dallo shock del
coronavirus, secondo il gruppo di ricerche di mercato GfK. L’indice sul
sentiment dei consumatori misurato da GfK è visto migliorare a -18,9
punti a giugno da una revisione al rialzo di -23,1 punti a maggio, in
linea con le attese. Nonostante l’aumento, -18,9 è il secondo valore più
basso che sia mai stato registrato per il clima dei consumatori GfK in
Germania, ha spiegato l’istituto.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
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