Assistenti civici, ennesimo attentato alla libertà in attesa della polizia fiscale
Mancava solo il tocco folkloristico della Guardia civile che controlla il distanziamento sociale, partorita dalla fervida mente del ministro Boccia, per completare il quadro di una democrazia autoritaria sempre più incombente. Già prima della limitazione delle libertà costituzionali indotta dal Covid, il governo rossogiallo aveva già indirizzato il Paese su questa strada pericolosa con la manovra delle tasse e col decreto fiscale delle manette, varati sempre a colpi di fiducia per conculcare la volontà del Parlamento. L’Italia è in mano a quattro sinistre che vogliono uno Stato di polizia fiscale, la sovietizzazione delle imprese e che finora si sono accanite contro imprenditori, artigiani e commercianti prima con una gragnuola di tasse, poi lasciandoli senza sussidi nel disastro della pandemia. Non solo: con la scusa della lotteria degli scontrini e con i limiti all’uso del contante l’Agenzia delle entrate sorveglierà le nostre vite come un Grande Fratello fiscale, cosa del resto già avvenuta alle partite Iva che hanno usufruito della flat tax.
Bocciati, anzi no. Che pasticcio la Guardia civile
In questo clima non sorprende che Romano Prodi, che di queste sinistre è il padre putativo, abbia appena scritto che ridurre ai minimi termini l’uso del contante è l’unico modo per mettere al bando l’evasione fiscale e salvare così l’Italia dalla crisi dopo la pandemia. Ma l’equazione “meno contante uguale meno evasione” è troppo semplicistica, ed è peraltro contraddetta dai fatti, perché la gran parte dell’evasione avviene senza contante, attraverso mezzi molto più sofisticati e sfuggenti.
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