Riaperture, dalla Puglia alla Toscana, c’è cautela. Ma prevale la linea dell’apertura

«Ora si tratta di capire — ragiona Michele Emiliano, il governatore della Puglia — se dopo il 3 giugno esisterà ancora l’esigenza o meno di disporre una quarantena per persone provenienti dalle regioni nelle quali il virus continua a circolare». Se fosse così, addio Salento. Chi si metterebbe mai in viaggio, col rischio di passare poi la vacanza chiuso in albergo aspettando il tampone? «Comunque, allo stato — continua Emiliano — nè il Comitato Tecnico Scientifico nazionale nè il Governo nè il coordinamento epidemiologico regionale,ci hanno segnalato l’utilità di rendere obbligatori dei test per il passaggio da una regione e l’altra». Insomma, per la Puglia niente passaporti.

Le 15 bandiere blu delle Marche

Sul fronte degli “aperturisti” convinti s’attesta invece Luca Ceriscioli, il governatore della Marche: «Siamo pronti ad accogliere a braccia aperte i lombardi che, lo ricordo, rappresentano il turismo più importante in termini di numeri per la regione. Con un mare forte di 15 bandiere blu quest’estate possiamo garantire a tutti, in estrema sicurezza, una vacanza ideale dopo il periodo difficile che abbiamo affrontato». Anche la governatrice Donatella Tesei, in questi giorni, ha rivolto un invito agli italiani «a venire in vacanza in Umbria», forte dei suoi borghi Covid-free, parola magica che sta tanto a cuore pure a Luca Zaia, il presidente del Veneto.

L’Abruzzo si allinea

Sia chiaro: le regioni non hanno la potestà di limitare la libertà di circolazione delle persone, perché questa è materia di competenza esclusiva dello Stato. E dunque se il 3 giugno Palazzo Chigi darà il via libera «sulla base di chiari ed evidenti criteri scientifici» anche alle regioni più colpite dal Covid, «da parte nostra nessun problema» assicura il presidente dell’Abruzzo, Marco Marsilio, ma anche la governatrice della Calabria Jole Santelli e così pure il Lazio di Nicola Zingaretti, il Friuli Venezia Giulia di Massimiliano Fedriga e la Valle d’Aosta del presidente (ad interim) Renzo Testolin.

Domani i dati della conferenza Stato-Regioni

Il governatore del Molise, Donato Toma, così come la Basilicata del prudentissimo Vito Bardi, attendono invece i report sanitari di domani in Conferenza Stato-Regioni. Dati decisivi, per le scelte da prendere: lo pensano anche Alberto Cirio, il governatore del Piemonte e il presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini («Auguriamoci davvero che si possa riaprire tutti, perchè vorrebbe dire che le cose stanno andando meglio»). Accogliere sì, dunque, ma in sicurezza. Che poi è la stessa filosofia del governatore Vincenzo De Luca, che non a caso ha lanciato l’operazione «Campania sicura».

Test volontario sulle Dolomiti

Il presidente della provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, infine, ieri era in videoconferenza col collega di Trento, Maurizio Fugatti e il governatore tirolese Guenter Platter: obiettivo, convincere l’Austria a riaprire il Brennero agli italiani. Ma intanto per quest’estate sulle Dolomiti a Kompatscher è venuta un’altra idea: «Offrire ai turisti, su base volontaria, un test rapido gratuito. Stiamo già facendo i tamponi al personale degli alberghi, per renderli Covid-free. La sicurezza viene prima di tutto: comunque deciderà il Governo, noi non poniamo condizioni».

CORRIERE.IT

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.