Il parere del professore e virologo a «Non è un paese per giovani» su Radio 2 – Ansa /CorriereTv
“Sono perplesso sull’app Immuni: se la scaricano il
60% della popolazione, avrà capacità di mostrare solo il 9% dei casi.
Insomma una montagna di soldi buttati. Il tampone non va fatto a tutta
la popolazione italiana, sarebbe un errore operativo. I tamponi vanno
fatti intorno ai casi positivi. Va usato come strumento di controllo”.
Così il professore e virologo Andrea Crisanti in collegamento su Radio 2
alla trasmissione “Non è un paese per giovani”. “Non riaprirei le
discoteche. Perché dall’esperienza di Vo Euganeo sappiamo che sono
principalmente i giovani che si infettano. Gli anziani sono più
vulnerabili, ma quelli che si infettano di più e diffondono la malattia
sono i giovani”, ha sottolineato.
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This entry was posted on venerdì, Maggio 29th, 2020 at 06:46 and is filed under Cronaca. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.