Ecco il codice penale di Davigo: “Errore aspettare le sentenze…”
“Il problema è che una cosa sono i sospetti”, aggiuge il magistrato, “un’altra cosa sono gli indizi. Il sospetto è una cosa che viene in testa ad uno, gli indizi sono dati oggettivi, che poi saranno valutati processualmente. Torno a ripetere. L’errore italiano, secondo me, è stato proprio quello di dire sempre aspettiamo le sentenze. No, non aspettiamo le sentenze. Faccio un esempio pesante: se io invito a cena un mio vicino di casa, e lo vedo uscire di casa mia con la mia argenteria nelle tasche, per invitarlo a cena non sono costretto ad aspettare la sentenza della Cassazione per non invitarlo di nuovo. Ancora: se il mio vicino di casa è stato condannato in primo grado per pedofilia, io in omaggio alla presunta innocenza gli affido mia figlia di sei anni? No! Perché la giustizia è una virtù cardinale, ma anche la prudenza è una virtù cardinale”, conclude.
Poi il magistrato si concentra sulla figura di Luca Palamara: “La maggior parte dei magistrati italiani è perbene, poi ce ne sono ‘permale’, il compito è distinguere”, commenta. “Ho difficoltà a parlare di casi singoli perché altrimenti mi ricusano. La procura generale sta lavorando su un immenso materiale, se e quando arriveranno richieste, giudicheremo. Una sera ho partecipato a un dibattito qui a Roma, tra i relatori c’era Palamara”, ricorda, raccontando un vecchio episodio.”Alla fine ho chiesto quale mezzo pubblico passasse di lì, lui ha sentito e mi ha dato un passaggio. Immagino avesse già il trojan attivato, ma non ci sono intercettazioni contro di me, perché io non faccio queste cose, e come me migliaia di magistrati seri non le fanno”, conclude.
In seguito alle dichiarazioni di Davigo in merito al presunto errore italiano di aspettare le sentenze, sulla pagina Twitter di “Piazza Pulita” sono comparsi numerosi commenti degli utenti, alcuni indignati.”Ma questo è impazzito! La Magistratura si dissoci da queste affermazioni!”, ha dichiarato una donna. “Dall’esempio che ha fatto, non ha tutti i torti! Se ti ammazzano un parente, pistola fumante ancora in mano, saresti disposto ad attendere il terzo grado di giudizio prima di sbattere in galera l’assassino?”, commenta invece un altro. “In pratica l’errore in Italia è di rispettare lo Stato di diritto. No, la tragedia sono regole e interessi impastoiati tra loro che rendono un’utopia il diritto a un giusto processo dalla ragionevole durata”, ha concluso un altro internauta.
IL GIORNALE
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