Ecobonus e ristrutturazioni, come funziona. Ecco la guida
di ACHILLE PEREGO
Roma, 30 maggio 2020 – Il decreto Rilancio pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 20 maggio scorso prevede, all’articolo 119, un ’superbonus’ per gli interventi di efficientamento energetico e miglioramento sismico delle abitazioni. Si tratta di una misura che determina un risparmio fiscale del 110% su questo genere di interventi: in pratica, se per una ristrutturazione ho speso 30mila euro, posso detrarne 33mila dalle imposte, oppure cedere il credito fiscale. Il superbonus è valido per lavori effettuati e certificati dall’1 luglio di quest’anno a fine 2021, ma si sta lavorando per prolungarlo fino a fine 2022. La grande notivtà di questa misura consiste nella possibilità di cedere il credito fiscale, oltre che all’impresa, anche a soggetti terzi (come le banche). Ecco quali sono, punto per punto, i tratti salienti di Ecobonus e Sisma Bonus.
Ridurre gli sprechi si può. Senza pagare
Che cos’è?
Si tratta di un nuovo superbonus che porta al 110% il risparmio fiscale sulle spese sostenute per gli efficientamenti energetici (Ecobonus) e gli interventi antisismici (Sisma Bonus) sugli edifici. Per l’Ecobonus lo sconto riguarda gli interventi per l’isolamento termico (il ’cappotto’) e/o la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale e riscaldamento con impianti centralizzati o caldaie di classe A a condensazione, pompe di calore, sistemi geotermici. In presenza di questi interventi il bonus è riconosciuto anche per altre opere.
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