Bankitalia, Visco: “Crollo del Pil tra 9 e 13%. Ripensare le tasse, troppa evasione”
Gli aiuti dell’Ue
“Ogni paese deve utilizzare le risorse messe a disposizione dalle istituzioni europee con pragmatismo, trasparenza e, soprattutto in maniera efficiente”, spiega Visco, avvertendo però che “i fondi europei non potranno mai essere ‘gratuiti'” perché “il debito europee è debito di tutti”. Il numero uno di Bankitalia definisce l’ultima proposta Ue, del fondo da 750 miliardi “un’opportunità importante”. E aggiunge: “L’Italia è chiamata ad uno straordinario sforzo per sfruttare le opportunità offerte meglio di quanto non abbia fatto negli ultimi decenni”.
La speranza
“L’incertezza oggi è forte” ma “oggi da più parti si dice ‘insieme ce la faremo’. Lo diciamo anche noi”, continua il governatore, sottolineando che non lo si deve dire però “solo con ottimismo retorico, bensì per assumere collettivamente un impegno concreto”. “Serve un nuovo rapporto tra Governo, imprese dell’economia reale e della finanza, istituzioni, società civile; possiamo non chiamarlo, come pure è stato suggerito, bisogno di un nuovo ‘contratto sociale’, ma anche in questa prospettiva serve procedere a un confronto ordinato e dar vita a un dialogo costruttivo”. Infine un chiaro appello: “Nessuno deve perdere la speranza” dice Visco.
I punti di forza dell’Italia
L’economia italiana ha però ‘punti di forza’. Il governatore della Banca d’Italia, ricorda: dalla ricchezza reale delle famiglie alla flessibilità del settore manifatturiero. “Nonostante i ritardi e le difficoltà negli ultimi mesi le infrastrutture di rete hanno tenuto, consentendo a centinaia di migliaia di lavoratori di continuare ad operare da remoto; il settore manifatturiero è flessibile e, dopo la crisi dei debiti sovrani, ha rapidamente recuperato competitività; il debito netto con l’estero è pressoché nullo; la ricchezza reale e finanziaria delle famiglie è nel complesso elevata (…); il sistema finanziario, rafforzato nonostante la doppia recessione, è in condizioni decisamente migliori di quelle in cui si trovava”.
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