Afroamericano ucciso, proteste e tensioni davanti alla Casa Bianca: scatta il lockdown. Autopsia esclude morte per asfissia
I dimostranti si sono radunati nelle vie intorno alla caserma di polizia data alle fiamme. Proteste anche in diverse città statunitensi, da New York fino a Houston. Anche in altre due città del Missouri, St. Paul e Roseville, è scattato lo stesso divieto violato a Minneapolis. Un agente è rimasto ferito in alcuni tafferugli verificatisi a Los Angeles. Le immagini di tv locali mostrano poliziotti scontrarsi con alcuni dimostranti che avevano vandalizzato l’auto di una pattuglia. Si vedono anche alcuni manifestanti scagliare detriti e un bidone della spazzatura durante la zuffa con le forze dell’ordine. La protesta ha bloccato anche una superstrada nel centro della città.
rep
Minneapolis e non solo. L’ira degli afroamericani scuote l’America
di ROBERT J. ARMSTRONG
La telefonata di Trump alla famiglia
Poco prima Donald Trump aveva annunciato di aver parlato con la famiglia di George Floyd. “Comprendo il dolore, la famiglia di George ha diritto alla giustizia”, ha detto. “Gli abitanti del Minnesota hanno diritto alla sicurezza”, ha quindi aggiunto, riferendosi alle tre notti consecutive di sommossa popolare. Anche Joe Biden, suo rivale nella corsa alla Casa Bianca, ha reso noto di aver parlato con la famiglia della vittima.
rep
“Vivevo nella strada dell’omicidio. Lì il razzismo non è un male isolato”
di ANTONIO MONDA
L’autopsia: “Non è morto per asfissia”
Non ci sono elementi fisici che supportano una diagnosi di asfissia traumatica o di strangolamento”: sono i risultati dell’autopsia su George Floyd: un agente bianco gli ha tenuto premuto un ginocchio sul collo per 9 minuti. “Gli effetti combinati dell’essere bloccato dalla polizia, delle sue patologie pregresse (coronaropatia e ipertensione, ndr) e di qualche potenziale sostanza intossicante nel suo corpo hanno probabilmente contribuito alla sua morte”, dice il referto medico. La famiglia di Floyd ha annunciato di volere una autopsia indipendente dopo che quella del medico legale della contea di Heppepin.
Un morto a Detroit
Un morto e una quarantina di arresti, e’ il primo bilancio di una notte di scontri a Detroit. Il capo della polizia, James Craig, ha ocnfermato al Detroit News l’uccisione di un ragazzo di 19 anni ucciso vicino a un grande raduno di manifestanti a Cadillac Square. La sparatoria e’ avvenuta quando qualcuno in una Dodge Durango grigia ha sparato in mezzo alla folla, colpendo il diciannovenne, secondo la polizia. L’assassino e’ fuggito dalla scena del crimine; la vittima e’ stata trasportata all’ospedale, dove e’ stata dichiarata morta. La polizia ha detto che le circostanze della sparatoria sono sotto inchiesta.
REP.IT
Pages: 1 2