Morte Floyd, Obama sostiene la protesta: “Una crisi mai vista, va usata per risvegliare tutta la nazione”

Parla in un formato Town Hall, rispondendo alle domande dei cittadini, collegato in diretta su tutti i siti da Cnn a YouTube al New York Times. Si dice incoraggiato dai tanti giovani che ha visto scendere in piazza, vede in loro “una nuova mentalità”. A ospitare l’intervento di Obama è l’iniziativa “My Brother’s Keeper” (“il custode di mio fratello”), istituita dall’ex presidente nel 2014 dopo l’uccisione del teenager afroamericano Trayvon Martin in Florida.

Oggi Obama parla “ai milioni di americani che sono scesi in strada e hanno fatto sentire la loro voce, un’ondata di proteste che nascono da una legittima frustrazione”. E vuole rispondere alla domanda che in tanti gli rivolgono: “Come dare continuità, efficacia a questo movimento, perché provochi un cambiamento reale”. Molto dipenderà da “una nuova generazione di attivisti”, che sappiano superare i fallimenti del passato. Per troppo tempo l’America “non è riuscita a riformare i metodi della polizia e della giustizia penale”. Le sue parole risuonavano poche ore dopo la svolta giudiziaria a Minneapolis, dove la procura ha aggravato l’incriminazione del poliziotto imputato per la morte di George Floyd. Il capo di accusa è diventato omicidio volontario e può costargli fino a 45 anni di carcere. Per la prima volta sono stati incriminati anche gli altri tre membri della pattuglia, per concorso in omicidio.

Ai manifestanti pacifici, “la stragrande maggioranza”, Obama offre il suo sostegno, li definisce “coraggiosi, responsabili, capaci di ispirarci”. In un passaggio dove è chiara la distanza da Trump, il leader democratico dice che chi ha manifestato in questi giorni “merita il nostro rispetto e il nostro sostegno, non una condanna”. L’ex presidente è molto netto però nel denunciare ogni forma di violenza. Il riferimento è agli estremisti che cercano lo scontro, e ai predatori che hanno saccheggiato negozi da Los Angeles a New York: “Quelle minoranze mettono in pericolo vite umane, aggravano la distruzione dei quartieri più poveri”. Obama racconta il suo incontro con un’anziana afroamericana “in lacrime perché l’unico negozio di alimentari del suo quartiere era stato distrutto, e chissà quanti anni ci vorranno perché rinasca”. Esorta a “non scusare i violenti, non trovargli delle motivazioni razionali”. Se vogliamo che la società americana tutta intera approdi a un livello etico superiore, quel codice morale dobbiamo costruirlo e rispettarlo noi stessi”.

REP.IT

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.