Chi maschera il vero problema
Adesso proveranno a ridurre tutto a un problema sanitario per via di quel corteo (a tratti calca) – per lo più senza mascherine – che ieri ha sfilato a Roma, lungo via del Corso, per celebrare, su iniziativa dei tre partiti del centrodestra, la festa della Repubblica e protestare contro l’inerzia del governo.
Certo non è stato un bel vedere in quanto a distanziamento antivirus, ma ben si è vista la distanza che c’è oggi tra i cittadini e Giuseppe Conte. Ed è chiaro che da oggi, giorno in cui l’Italia riapre, il problema non è sanitario, ma politico e sociale.
Prendersela con le piazze senza mascherine è un po’ come incolpare il termometro perché segna la febbre. Non è che impedendo di misurare lo stato di salute si annulla il sintomo e si cura la malattia. Mi spiace che il forte appello di Mattarella all’unità nell’emergenza sia caduto nel vuoto, ma il presidente non può non vedere l’inadeguatezza e la confusione che regna nella maggioranza e nel governo e la rabbia che per questo sta montando nel Paese, in maniera autonoma a prescindere dalle opposizioni.
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