Tra Pd e Conte una pace precaria. “Servono fatti, non chiacchiere”
Ma, nella nota, si ribadisce pure “l’esigenza di costruire da subito un percorso per affrontare in maniera adeguata le grandi sfide economiche e sociali che abbiamo davanti, ma sia un percorso serio e concreto”. E con relativa sottolineatura che “le risorse della Ue vanno usate tutte” (traduzione: anche il Mes e anche se ai 5stelle fa schifo) e che il “processo di coinvolgimento” (cioè quegli Stati generali che hanno lasciato basiti l’intero gotha del Pd: “Idea infelice” è stato il commento più ‘tenero’) va fatto “aprendo alle migliori energie produttive” (Conte, guarda che non puoi prendere a schiaffi con Confindustria, non funziona così, ndr ) in tempi certi e con obiettivi chiari”.
La nota, però, non ‘buca’. Serve che qualcuno la ‘traduca’. Prima ci pensa, con un tweet, una personalità dem che appare in ‘fuorigioco’, ma che non è lo è affatto e che tiene pure un filo diretto con il Quirinale, Pierluigi Castagnetti: “Andate in un convento per due giorni, tutto il cdm. Uscitene con una bozza di Piano, senza bandierine dell’uno o dell’altro, parlatene in modo corretto con le opposizioni e, poi, con le categorie. Subito. Risparmiateci la menata degli Stati generali”.
Poi, in serata, parla Andrea Orlando: “Noi non solo non siamo contrari ma lo abbiamo proposto questo passaggio. L’obiezione è sulla modalità, non ci convinceva l’idea che si chiamassero gli Stati generali senza prima definire la proposta del governo e dire come vogliamo spendere i soldi dell’Ue. Servono fatti, non chiacchiere”. Conte è avvisato. Il ‘Cireneo’ Pd continuerà a portare la croce, ma è già stanco.
QN.NET
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