Roberto Burioni va in silenzio stampa: «Basta: da qui all’autunno non parlo più»
Roberto Burioni, foto Ansa
Professor Burioni, ma se ne va proprio adesso?
«Torno alla mia vera aula, quella universitaria e starò in silenzio stampa almeno fino all’autunno. In tv e sui giornali ho detto quello che dovevo. Ora per un po’ non andrò nei media. Piuttosto vorrei scrivere un testo universitario, dedicarmi ai miei studenti: mi sono mancati».
Roberto Burioni, 57 anni, medico, è ordinario di Microbiologia e Virologia presso l’Università «Vita-Salute San Raffaele» di Milano, oltre ad essere una delle voci più ascoltate di questa pandemia. Ascoltate in tutti i sensi: c’è chi lo osanna e chi lo detesta.
Troppa televisione?
«Ma io non sono un presenzialista!»
Vogliamo le prove.
«Eccole,
le mostro l’ultimo monitoraggio di Agcom: nel periodo più buio, dal
primo marzo al 30 aprile, non sono entrato nemmeno nei primi dieci più
presenti nel dibattito pubblico».
Subito
dopo Conte ci sono Galli e Pregliasco. In molti hanno parlato più di
lei. Ma allora perché gli altri medici non hanno le orde di «haters» che
ha lei in rete?
«Ah, non lo so. La mia linea è stata chiara sin dall’inizio, dal 2016, quando ho cominciato a espormi sul tema dei vaccini».
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