Bonus baby sitter, come funziona e gli importi. Ecco la guida
I requisiti
Il bonus baby sitting va richiesto all’Inps (anche da chi appartiene alle casse private di autonomi e professionisti) dai genitori che abbiano figli minori di 12 anni. Il vincolo dell’età decade per figli con disabilità. Uno dei due genitori (anche adottivi e/o affidatari), per avere diritto al bonus, non deve risultare percettore dell’indennità Naspi o di un altro strumento di sostegno al reddito, né essere disoccupato o non lavoratore alla data della presentazione della domanda. Il bonus non è compatibile con quello asilo nido.
Gli importi
Il prolungamento col Decreto Rilancio del bonus ha visto anche il suo raddoppio da 600 a 1200 euro (1000 e 2000 per le categorie speciali). Chi non avesse richiesto il primo bonus può fare domanda per il secondo. La stessa possibilità è concessa anche a chi ha già chiesto e ottenuto il primo bonus. In un caso o nell’altro però il tetto è fissato a 1200 euro (2000). Quindi chi avesse già incassato 600 euro ne potrà avere al massimo altri 600. Il bonus può essere utilizzato per uno o più figli minori di 12 anni (salvo le eccezioni).
La domanda
Il bonus va richiesto entro il 31 luglio per via telematica. L’Inps ha attivato sul suo portale il servizio (Bonus servizi di baby sitting) per inoltrare le domande anche per il secondo bonus. Per utilizzare il servizio occorrono Pin Inps (sono state semplificate le procedure per richiederlo), identità digitale Spid, carta d’identità elettronica 3.0 o la Carta nazionale dei servizi. La domanda può essere fatta al contact center (803164 da rete fissa con chiamata gratuita, 06164164 da rete mobile a pagamento) o attraverso un patronato.
La novità
Il primo bonus serviva solo per il pagamento dei servizi di baby sitter. Il nuovo può essere richiesto anche per le rette di frequenza dei figli ai centri estivi (spazi gioco, ludoteche, prima infanzia, attività diurne) e per servizi integrativi per l’infanzia (centri per famiglie, asili nido, centri di aggregazione sociale). Il genitore dovrà allegare alla domanda l’iscrizione a centri e strutture (indicando ragione sociale e partita Iva, ricevute, fatture, ect), i periodi (fino al 31 luglio, con un minimo di una settimana) e il costo sostenuto o previsto (c’è tempo fino al 31 dicembre per l’invio della rendicontazione delle spese).
L’erogazione
Il primo bonus baby sitting veniva pagato attraverso il Libretto di Famiglia Inps. Il Libretto serve per vedersi accreditato il bonus e trasferire le somme, con un compenso orario di 10 euro comprensivo dei contributi, alla baby sitter. Era vincolante solo l’iscrizione al Libretto Famiglia. Il nuovo bonus prevede invece la possibilità di farsi erogare la somma relativa al pagamento del centro estivo sul proprio conto corrente o libretto postale e bancario e su una carta prepagata (indicando l’Iban) o con bonifico domiciliato presso le Poste.
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