Che cosa sono gli Stati Generali
Lunedì dovrebbe parlare Colao, che ha presieduto la task force che ha presentato al governo decine di proposte per il rilancio dell’ economia. A parlare dovrebbero essere poi le parti sociali (anche se, a mercoledì, il leader della Cgil Maurizio Landini sosteneva di non avere ancora ricevuto alcun invito).
Martedì toccherebbe a Confindustria e alle altre associazioni di imprese.
Il pomeriggio di sabato dovrebbe invece essere dedicato ad un dibattito moderato dalla professoressa di Harvard Raffaella Sadun: dovrebbero partecipare due economisti francesi, Olivier Jean Blanchard ed Esther Duflo, che l’anno scorso ha vinto il premio Nobel per l’economia.
Il premier Conte dovrebbe riassumere quanto fatto in una conferenza stampa al termine dei lavori.
Tra i partecipanti dovrebbero esserci gli amministratori delegati o i presidenti delle principali realtà industriali o finanziarie italiane — oltre che delle partecipate più grandi, come Eni, Enel, Leonardo e Fincantieri — e alcuni tra i più noti imprenditori, economisti e architetti italiani (da Oscar Farinetti a Renzo Piano e Massimiliano Fuksas).
Non sarà presente l’ex governatore della Banca d’Italia e presidente della Banca centrale europea Mario Draghi, per i ruoli che ha ricoperto e per la scelta di riservatezza istituzionale che ha fatto da quando ha lasciato la Bce.
Non ci saranno nemmeno i rappresentanti dei partiti di centrodestra. Al termine di un vertice tenutosi mercoledì, Matteo Salvini (Lega), Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) e Antonio Tajani (vicepresidente di Forza Italia) hanno deciso di non partecipare all’incontro, nonostante l’auspicio in senso opposto espresso dal leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, martedì sera. Secondo quanto dichiarato, la motivazione per questa scelta è legata al fatto che quella degli Stati generali non sarebbe una sede istituzionale: «Se ci convocano a Palazzo Chigi, andiamo», ha dichiarato Antonio Tajani. Il premier ha replicato dicendo che villa Pamphilj «è sede istituzionale di alta rappresentanza della presidenza del Consiglio: invitare (i partiti di opposizione) lì per progettare l’Italia che vogliamo, l’Italia del rilancio è un gesto di attenzione nei loro confronti. Un luogo più istituzionale non si può, ci invitiamo anche capi di Stato e di governo».
L’idea degli Stati Generali si scontra anche, al momento, con una notevole incertezza sulle risorse finanziarie che sarà possibile mettere in campo per sostenere la rinascita. Sui 37 miliardi del Mes (qui la spiegazione su che cosa sia) c’è la resistenza del Movimento 5 Stelle; sugli altri strumenti messi in campo dall’Ue per i prossimi anni, e previo riscontro di riforme strutturali, mancano ancora punti fermi, poiché il Consiglio Ue di giugno, che dovrebbe vararli in forma definitiva, potrebbe non essere decisivo.
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