Covid, gli industriali: “Niente ferie, recuperiamo il Pil. Al lavoro in agosto”
“Come imprenditore vorrei tanto avere questi problemi, di avere
commesse per tenere le fabbriche aperte ad agosto – sospira Alberto Dal
Poz, presidente di Federmeccanica –. Uscendo però dall’orizzonte delle
mie aziende in cui vedo un giugno, un luglio e un agosto tranquilli, io
credo che l’impiantistica non veda l’ora di lavorare di più”. Come il
settore delle Costruzioni: l’orientamento – fanno sapere all’Ance – è
quello di tenere i cantieri aperti il più possibile.
“Non si arriverà allo stop degli anni scorsi in estate, ma si farà
magari una turnazione per dare la possibilità alle famiglie di andare in
vacanza”, si spiega.
Naturalmente, avverte il piemontese Ravanelli,
i diritti dei lavoratori vanno garantiti nel quadro di un patto di
responsabilità con tutti: “Serve l’appoggio dei sindacati, e l’apporto
del welfare regionale e nazionale per mettere i lavoratori in condizione
di non interrompere l’attività”.
Incalza Dal Poz: “I mesi di lockdown sono stati caratterizzati da un dialogo costante con le parti sindacali a livello nazionale e territoriale”. Cgil, Cisl e Uil fanno sapere che gli imprenditori non incontreranno ostacoli da parte loro, purché siano realizzati i necessari accordi previsti dalla contrattazione collettiva, senza ledere il diritto al riposo dei lavoratori.
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