Stati Generali, perché Conte rischia grosso
L’altro ieri lo stesso Conte ha ricordato che ci sono cento miliardi già stanziati e pronti ad essere spesi. E ha parlato di ridurre a cinque settimane dagli attuali cinque anni le procedure per l’impatto ambientale. Su questo tuttavia ci sono resistenze di una parte del Pd, mentre i 5 Stelle non vogliono rivedere il Decreto Dignità prolungando i termini per i contratti a tempo determinato, come richiesto da Colao. Nessuno vuole un condono fiscale, ma ciascuno richiede una riforma del fisco diversa dagli altri. E se oggi il coro è stonato, da domani – con gli Stati Generali – sarà inutilmente assordante.
Conte sappia che i sondaggi che quotano un suo eventuale partito al 15 per cento a spese di Pd e 5 Stelle sono una condanna a morte. Per se stesso e per la sua coalizione. Perciò li ignori e abbia il coraggio di scegliere una linea rapida, efficace e coerente
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