Aerei, così funzionano i filtri Hepa: aria sterile al 99,97% (come negli ospedali)
Le caratteristiche
L’aria a bordo — altro requisito richiesto dal decreto del governo — ha poi un andamento verticale, dall’alto verso il basso, cosa che secondo gli esperti evita che le particelle contagiose possano andare liberamente in giro in cabina. Il flusso d’aria dall’alto verso il basso — calcolano i tecnici — viaggia a una velocità di circa un metro al secondo. Questo ricambio avviene grazie ai filtri Hepa (High efficiency particulate air ) di ultima generazione «che sono identici a quelli degli ospedali e per questo riescono a catturare e a bloccare fino al 99,97% dei microbi presenti», sostiene la Iata. Una percentuale che secondo alcune compagnie sui loro jet sale al 99,999% andando così a fermare virus piccoli anche di 0,01 micrometri di diametro. I coronavirus hanno una dimensione che va da 0,08 a 0,16 micrometri.
Quanto dura un filtro
Ogni passeggero in classe Economy riceve 0,42-0,57 metri cubi di aria sterilizzata al minuto. I filtri Hepa devono essere controllati ogni sei mesi e cambiati ogni anno. Ma in queste settimane diverse compagnie aeree hanno deciso di dimezzare i tempi di utilizzo cambiandoli anche ogni 4-6 mesi almeno fino a quando l’emergenza sanitaria globale non sarà rientrata. L’aria che arriva dall’alto — all’altezza delle cappelliere — scende velocemente in basso e viene poi catturato da altri filtri posti sul pavimento. L’innovazione comunque va avanti. Da tempo i colossi Airbus e Boeing stanno lavorando a nuovi sistemi di gestione dei flussi d’aria per portare a zero il rischio di contagio.
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