Gara dei bus, indagato il governatore della Toscana Enrico Rossi L’ipotesi dei pm: turbativa d’asta
In Procura, nei mesi scorsi, Mobit aveva depositato alcuni esposti. I magistrati, durante il loro lavoro, avrebbero evidenziato «elementi di turbativa o comunque atti di favoritismo» per i vincitori di Autolinee Toscane. In un intervista del 13 novembre 2015 ad Askanews il governatore Rossi commentava l’aggiudicazione ad Autolinee, nonostante la gara non fosse ancora terminata. «La Regione più rossa è la regione più liberale, quella che fa le gare. Noi abbiamo messo al centro il cittadino», diceva in una video intervista Rossi. «Avevamo qualcosa come quattordici consorzi, aziende locali legate anche un po’ alla politica e alle istituzioni locali e avevamo anche tanti sprechi — aveva dichiarato — Pur avendo imposto a chi entra di acquistare per un valore importante, di oltre 200 milioni di euro, il patrimonio esistente delle attuali aziende, ha vinto l’azienda che ha acquistato questo patrimonio non quella che ne era proprietaria».
Il bando di gara è di 4 miliardi di euro. La lettera di partecipazione all’appalto poneva un accento al Pef, il piano economico e finanziario che ogni concorrente doveva produrre «anche su supporto digitale, editabile e con formule in chiaro». Mobit, altri sedi, aveva contestato modi e tempi di presentazione del documento da parte di Autolinee Toscane. I finanzieri, nelle scorse settimane, hanno preso dai computer di due funzionari di Autolinee Toscani, che non risultano essere stati iscritti sul registro degli indagati, i file relativi al Pef. Tra di loro anche un ex consulente della Regione Toscana. L’attenzione degli inquirenti si è spostata anche sui consulenti della Commissione tecnica. Tra di loro compare la figura di Stefano Pozzoli, membro della commissione ma che risulta essere stato fino al 2008 sindaco di Alexa spa, società della galassia di Ratp, socio di maggioranza di Autolinee Toscane. Pochi giorni fa il Consiglio di Stato non aveva accolto l’istanza di sospensione cautelare dell’affidamento del Tpl ad Autolinee Toscane, la società del gruppo francese Ratp che si è aggiudicata la gara della Regione.
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