Stati generali, il leader di Confindustria Bonomi: «Troppi i ritardi del governo»

Se verrà confermata la proroga dello split payment «furto legalizzato di liquidità» vorrà dire che «si vuole dare la mazzata finale alle imprese. Noi non l’accettiamo e non resteremo a guardare». Così il presidente dell’Ance, Gabriele Buia. Lo split payment (versamento diretto dell’Iva da parte della Pa) – «è un strumento che dal 2015 drena 2,5 miliardi di euro all’anno di liquidità alle stesse imprese. Lo Stato ci toglie questi soldi quando ci deve ancora pagare 6 miliardi di ritardati pagamenti. Negli ultimi 18 mesi ho partecipato direttamente o indirettamente a ben 8 tavoli di matrice governativa e uno di questi l’anno scorso a luglio lo presiedeva Lei esattamente come oggi. Però questo deve essere l’ultimo!».

Secondo il rappresentante dei costruttori, quelli che avrebbero dovuto semplificare hanno invece «dato vita a un mostro a 7 teste: tutte strutture dello Stato che avrebbero il compito di accelerare gli investimenti pubblici, cioè Strategia Italia, InvestItalia, Dipe, Struttura per la progettazione, Italia Infrastrutture SpA, Cdp, Invitalia».

«Il progetto di rilancio dell’Italia deve fondarsi su due pilastri: meno tasse e zero burocrazia», ha detto il vicepresidente di Unimpresa. Secondo Unimpresa, il total tax rate per partite Iva e imprese italiane ha raggiunto il 64 per cento fatturato. Per svolgere gli adempimenti burocratici occorrono anche 40 giorni l’anno. Al tavolo con il governo erano presenti ancheAnfia, Confapi, Confimi, Unimpresa, Confimpreseitalia, Confetra, Confservizi, Conflavoro Pmi Ucid, Finco, Cepi

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