Scoperta (dal supercomputer) la molecola che fa sperare: si tratta del raloxifene

La piattaforma di supercalcolo

Al centro del progetto c’è “Exscalate” (exascale smart platform against pathogens), piattaforma di supercalcolo intelligente (una delle più potenti al mondo) che sfrutta una “biblioteca chimica” di 500 miliardi di molecole. La Commissione Europea sostiene il consorzio con 3 milioni di euro nel quadro del programma contro Sars-CoV-2. Lo scopo di “Exscalate4Cov” è duplice: individuare i farmaci più sicuri e promettenti per il trattamento immediato della popolazione infetta e, nella seconda fase, trovare molecole capaci di inibire la patogenesi del coronavirus per contrastare i contagi futuri. La proprietà intellettuale dei risultati prodotti da “Exscalate4CoV” è stata protetta, per promuovere l’accesso universale alle cure che ne potranno derivare: tutti i dati scientifici prodotti dal consorzio saranno resi di dominio pubblico. Per quanto riguarda raloxifene, il consorzio sta discutendo con l’Agenzia europea per i medicinali l’accesso ai trial clinici sull’uomo. Sarà il Comitato etico dell’Istituto Spallanzani di Roma a decidere il via libera all’uso del farmaco contro il coronavirus in Italia.

Ricerca e innovazione

La Commissione Europea, in un comunicato, ha espresso grande soddisfazione: «Questo è uno dei tanti esempi di come il programma di ricerca e innovazione “Horizon 2020” stia riunendo il meglio dei ricercatori, delle aziende farmaceutiche, delle tecnologie e delle infrastrutture di ricerca europee per contribuire a sconfiggere il virus». Mariya Gabriel, commissaria per l’Innovazione, ricerca, cultura, istruzione e gioventù, ha dichiarato: «Oggi abbiamo bisogno della scienza più che mai. Da gennaio abbiamo mobilitato tutti i nostri sforzi per supportare gli attori della ricerca e innovazione nei rispettivi campi per trovare soluzioni e bloccare il virus». E Thierry Breton, commissario per il mercato interno: «Questi primi risultati dimostrano il valore della cooperazione unendo le migliori capacità che l’Europa ha da offrire nei settori della scienza biomedica e dell’informatica. Continueremo a mobilitare tutte le tecnologie disponibili, compresa l’intelligenza artificiale, per combattere il coronavirus».

Nuovo modello contro le epidemie

«Con “Exscalate4Cov” la Commissione Europea ha voluto creare un nuovo modello per contrastare le epidemie — ha detto Andrea Beccari, ricercatore e responsabile del progetto —. La Commissione ha messo insieme le eccellenze europee lungo tutta la filiera dal supercalcolo, dalla capacità di calcolo garantita dai supercalcolatori come Cineca in Italia, alle Università, Centri di ricerca, alla clinica e all’ente regolatorio Ema (Agenzia europea per i medicinali), al fine di garantire un accesso veloce e universalistico alle potenziali cure».

CORRIERE.IT

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