Le giravolte dei soloni del Covid
di GABRIELE CANE’
Ma siamo sicuri che non stiamo vivendo in un Truman show? In una messinscena scambiata per vita reale? Purtroppo no: la pandemia c’è, esiste, continua a mietere vittime e a condizionare la nostra vita. Malauguratamente, c’è anche l’Oms, l’Organizzazione mondiale della Sanità, costoso baraccone che a forza di dire e contraddire ci farà persino dubitare della realtà che stiamo vivendo. Intendiamoci: che questi organismi internazionali, nelle loro più varie sigle, siano studiati in modo perfetto per mantenere se stessi e non dare benefici agli altri, è cosa arcinota. Spesso inutili, sicuramente costosi
Quando c’è di mezzo la salute, poi, rischiano di diventare anche dannosi. Adesso si scopre (loro scoprono) che per considerarsi guariti dal Covid-19 non serve il secondo tampone, fino ad ora la verifica assoluta, la certezza accertata che il male era sconfitto. Centinaia di migliaia di persone in Italia e nel mondo sono state e sono rinchiuse in casa (settimane, mesi) in attesa di questa decisiva prova d’appello. Contrordine. Passata una decina di giorni dai sintomi o dal tampone senza che sia venuta la febbre, la tosse, puoi considerarti sano come un pesce. Il ministro Speranza, persona educata, ha osservato che “questo cambiamento può incidere sulle disposizioni adottate”. Altro che incidere: rivoluzionare! E siccome non può farlo il ministro, nel nostro piccolissimo ci pensiamo noi a mandare a quel paese questi signori che dal primo giorno del virus non fanno altro che confondere.
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