La «Dottrina Conte», tra annunci e dossier senza soluzioni
È sempre più evidente che prima del 2021 difficilmente gli aiuti finanziari entreranno in circolo. E non è da escludersi che risultino inferiori alle intese sottoscritte finora. Sarà una spinta ulteriore ad accettare il prestito del Mes per la sanità, ostracizzato dai grillini ma garanzia di 37 miliardi di euro in tempi più rapidi. Deciderà il Parlamento, con un’altra coda di polemiche. E il governo andrà avanti, certo di godere ancora per qualche mese di una posizione di rendita sugli avversari: sebbene le rendite alla fine finiscano.
L’accordo raggiunto lunedì dal centrodestra sulle candidature nelle Regioni segna una ricomposizione dei contrasti su posizioni moderate, con la vittoria dei berlusconiani. È il segno che, mentre Palazzo Chigi si aggrappa allo status quo, altrove qualcosa potrebbe cominciare a muoversi: soprattutto se le attese del Paese verranno deluse.
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