Caos procure, ricorso di Viola e Creazzo contro nomina Prestipino a Roma
Gli avvocati sostengono che il Csm da un lato ha ammesso come fosse acclarato il “mancato coinvolgimento” di Viola rispetto al procedimento di Perugia e che lo stesso fosse “parte offesa rispetto alle macchinazioni o aspirazioni di altri”; ma dall’altro lato ha” illegittimamente – sottolineano i legali – revocato l’originaria proposta a favore di Viola e, senza esternare alcuna motivazione idonea a giustificare tale cambio di indirizzo, non ha formulato nei suoi confronti alcuna nuova proposta”. Il Csm – aggiungono gli avvocati – avrebbe valorizzato, in modo decisivo, il radicamento territoriale di Prestipino e la conoscenza da parte di quest’ultimo del contesto di riferimento della Procura di Roma, senza condurre correttamente il giudizio comparativo e omettendo di valutare i numerosi titoli e le importanti esperienze vantate da Viola”.
Creazzo, invece, procuratore capo a Palmi dal 2009 e a Firenze dal 2014, come base del suo ricorso pone di avere più titoli di Prestipino, procuratore aggiunto e reggente della procura di Roma, per essere designato all’incarico.
L’HUFFPOST
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