Iva, i prezzi “stravolti” con la carta: l’addio al cash cambierà tutto
Tutto rimandato all’autunno. Quando il governo si troverà di fronte a una nuova legge di Bilancio da scrivere. Finita la passerella degli Stati generali, la maggioranza torna a litigare e al centro c’è la riduzione dell’Iva.
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è stretto in un angolo dai suoi stessi alleati. Il Movimento 5 Stelle, al pari di Pd, Italia Viva e Leu, vuole rinviare la questione a una riforma complessiva del sistema fiscale da scrivere, appunto, dopo l’estate.
La sforbiciata, sempre che ci sarà, avverrà insieme al varo del piano anti-evasione, premiando solo chi non paga gli acquisti in contanti. Questo è il suggerimento che arriva dal ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. Da sempre attendista su questo tema. A Palazzo Chigi, cercano di attutire il colpo: “È stato chiaro fin dall’inizio che il presidente del Consiglio ha ventilato la proposta di tagliare l’Iva perché emersa durante gli Stati generali. Ma ha anche detto che andava valutata e che nessuna decisione era presa. Se ne discuterà”. L’ennesimo rinvio, dunque, di un governo che non sa decidere.
Siamo di fronte a un’archiviazione, nonostante le parole di speranza pronunciate lunedì dal premier in diretta tivù. Anche se nel vertice con i capidelegazione è stato deciso di rinviare la questione a un incontro tra i responsabili economici, l’ipotesi che sta prendendo corpo nei colloqui tra Conte e Gualtieri prevede, secondo quanto scritto dal Messaggero, che la sforbiciata non arriverà a luglio. Ma verrà inserita in un piano organico di lotta all’evasione e di riduzione fiscale.
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