Focolaio Covid a Mondragone, i casi salgono a 49: perse le tracce di alcuni positivi. E un gruppo di bulgari tenta di forzare la zona rossa
Salvini: «De Luca, tante parole zero fatti»
«Il caso Mondragone si aggrava: decine di positivi, quattro contagiati hanno fatto perdere le proprie tracce, cresce la tensione tra gli italiani e la comunità bulgara e addirittura le tv nazionali seguono il caso», ha detto il leader della Lega Matteo Salvini. «De Luca», continua, «così pronto a insultare la Lega, tace. Amici napoletani mi segnalano una bella espressione Nu piatt vacànt. Tante scene, a partire dalle sparate sul lanciafiamme, ma alla prova dei fatti il piatto è vuoto. Da De Luca tante parole ma zero fatti».
Tensione tra comunità italiana e bulgara
E la tensione è altissima a Mondragone. Ieri mattina primi segnali di insofferenza da parte dei cittadini italiani che accusano gli immigrati di uscire di notte per raggiungere le campagne di Villa Literno e dell’Agro pontino infischiandosene della sicurezza. A decine sono scesi in piazza con lo slogan: sono loro che devono andarsene non noi ad essere chiusi in casa. C’e’ sempre stata tensione a Mondragone tra la comunità italiana e quella bulgara accusata di dedicarsi soprattutto «ad affari illeciti», tra cui il contrabbando di sigarette e il caporalato, come emerso anche da diverse indagini. Una tensione latente ma mai sfociata in eclatanti episodi di intolleranza come accaduto a Castel Volturno.
La scoperta casuale da una visita medica
Il focolaio di Mondragone è stato scoperto sette giorni fa per puro caso. «Una donna bulgara venne accompagnata in ospedale per partorire, non parlava una parola d’italiano. Fu visitata e sottoposta a tampone come da prassi: era positiva al Covid», spiega Gaetano Rivezzi, medico per l’Ambiente. Il rischio che sottende alle parole del dottor Rivezzi è da brividi: in Campania potrebbero esserci altre situazioni pericolose, altri focolai nascosti di cui non si sa nulla. Soprattutto tra quanti vivono in condizioni marginali, soprattutto tra quanti lavorano al nero nelle campagne alla raccolta dei pomodori diventa praticamente impossibile verificare le condizioni di salute e l’assenza di contagi.
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