Cirque du soleil in bancarotta per colpa del Coronavirus. La fine del sogno
Debiti pregressi
Ma non è stato solo il lockdown obbligato: il circo si è affacciato
alla pandemia già appesantito da un forte debito accumulato negli ultimi
anni per finanziare una serie di acquisizioni decise per diversificare
la sua offerta. Nel 2017 ha infatti acquistato Blue Man Production, nel
2018 la società di intrattenimento per bambini VStar Entertainment
Group. Nel 2019 ha aggiunto al suo portafoglio Works Enetrtainment e la
sua troupe di prestigiatori chiamata Illusionists.
Quando la
pandemia è scoppiata il Cirque du Soleil aveva solo sulla Strip di Las
Vegas, per la quale è un’istituzione da anni, sei spettacoli su 44 a
livello globale.
La fine di un’era
Nato sul successo di diversi artisti di strada del Quebec, il circo ha presentato la sua richiesta di bancarotta in Canada. I maggiori azionisti, in base all’accordo raggiunto, inietteranno 300 milioni di dollari di liquidità nel Cirque du Soleil ristrutturato per facilitare la sua ripartenza, aiutare i dipendenti e farsi carico di alcuni degli oneri della società, fra i quali il rimborso dei biglietti per gli spettacoli cancellati.
Per i fan del Cirque più famoso del mondo la bancarotta e la fine di un’era sono un colpo difficile da digerire, soprattutto perché al momento di naviga nel buio sul quando il sipario tornerà ad alzarsi.
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