Coronavirus in Veneto, Rt sale a 1,63. Zaia: Tso e ricoveri coatti
L’isolamento fiduciario
Zaia ha ricordato che a maggio è stato depenalizzato il reato per chi non rispetta l’isolamento fiduciario. E fa una richiesta precisa: «Voglio da Roma uno strumento normativo per il ricovero coatto dei sintomatici positivi e tolleranza zero per i positivi in isolamento. Serve un Tso, un trattamento sanitario obbligatorio. Procedere in questo modo non è una dittatura ma la tutela della collettività attraverso il piano di salute pubblica». Zaia ha annunciato per lunedì una nuova ordinanza restrittiva «per inasprire le regole». «Continuando di questo passo non dobbiamo porci la domanda se il virus tornerà in ottobre, perché l’abbiamo già qui. Ai comportamenti irresponsabili di qualcuno, si aggiungono gli altri che abbiamo conosciuto in queste ore». Al 3 luglio sono 737 i veneti in isolamento, in una regione che ha registrato, nelle ultime dodici ore, quattro contagi in più e che conta 19.312 positivi dall’inizio della pandemia, oltre 16 mila negativizzati, più di duemila morti ma ancora 390 casi attualmente positivi.
Il focolaio di Vicenza
Il presidente del Veneto ha ricostruito la vicenda legata al viaggio in Bosnia, che ha determinato 5 nuove positività e 89 isolamenti in provincia di Vicenza. «Se questo è il sistema di gestire la positività e la sintomatologia, dopo quattro mesi di coronavirus allargo le braccia – ha rilevato -. Così non ne veniamo fuori. Fosse per me, di fronte a certi comportamenti prevederei la carcerazione.
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