Dombrovskis: «Le regole europee di bilancio? Dopo la recessione torneranno. Il Mes è come chiesto dall’Italia»
di Federico Fubini
Il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis
Valdis Dombrovskis, il vicepresidente della Commissione che coordina la risposta alla recessione da Covid, fa capire che c’è un intero sistema istituzionale in Europa che ha fretta. Fretta di chiudere l’accordo sul Recovery Plan in estate. Fretta di applicare di nuovo le regole di bilancio di Bruxelles quando la recessione sarà finita.
Vicepresidente, quali condizioni devono essere riunite perché il Patto di stabilità torni in vigore?
«Il
Patto di stabilità non è sospeso. Abbiamo solo attivato la “General
Escape Clause”, la clausola generale di fuga, che certo ha conseguenze
importanti e infatti non stiamo indicando ai governi obiettivi di debito
e di deficit. Ma questa clausola ha anche chiare condizioni di scadenza
e si applica in caso di una severa contrazione dell’economia. Quando
poi non saremo più in una fase di severa caduta dell’economia, abbiamo
detto che l’avremmo disattivata. Non possiamo dire quando, data
l’incertezza. Torneremo sul tema in autunno. Di recente lo European
Fiscal Board ha suggerito che la clausola andrebbe rivista entro
primavera prossima al più tardi».
Si valuterà di reintrodurre degli obiettivi quantitativi di finanza pubblica una volta finita la recessione?
«Sì, fondamentalmente l’idea è questa».
L’Italia farà un altro
scostamento di bilancio. Pensa che i governi, anche ora, debbano
cercare di non andare troppo in là sul deficit?
«Possono
aumentare il deficit per la risposta alla crisi. Allo stesso tempo,
devono tenere a mente la sostenibilità di bilancio di medio termine.
Devono perseguire politiche di bilancio prudenti, non appena la
situazione lo permette. Livelli di deficit e debito molto alti sono una
fonte di preoccupazione».
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