La musica torna a riempire la Scala tra emozione e applausi. Meyer: “Ripartiamo da qui”


Certo all’inizio serpeggia anche un filo di tensione con la lenta fila del pubblico all’ingresso. Tutti in mascherina, rigidamente sottoposti al controllo della temperatura corporea. Persino disorientamento per i 600 spettatori (un terzo circa della capienza massima) costretti a fare una gimcana impensabile solo pochi mesi fa, visto che su ogni biglietto erano state indicate le entrate e le uscite diversificate. Un piccolo labirinto scavato fra i colonnati del foyer, i palchi e le gallerie. Poi però via via prevale l’emozione, la voglia di ripartenza, di rinascita.

Fase 3, il Teatro alla Scala rialza il sipario: “E’ come la Prima del 7 dicembre”


Alle 20 Meyer entra in sala e fa una breve dichiarazione a braccio, proprio lui che a suo modo sta vivendo una serata doppiamente speciale: di fatto è il suo primo concerto da sovrintendente in pectore, visto che è entrato ufficialmente in carica l’1 marzo, ma a teatro vuoto. “È un bel giorno, è emozionante sentire che questa sala sta tornando a risuonare e a vivere – dice – . In questi mesi difficili abbiamo tutti ascoltato tanta musica riprodotta tra cd e dirette internet, ma alla fine nulla è più emozionante che sentire un interprete dal vivo. La musica è magia”. E di fianco a lui il sindaco Sala aggiunge: “Quando si parla di Milano, spesso il pensiero va subito alla Scala e mi sembra giusto ripartire da qui. Anche perché in fondo la cultura può essere il traino del cambiamento” dice. Poi entrano gli interpreti.

Scala, su il sipario dopo 130 giorni: primo concerto post lockdown con l’omaggio a Morricone

Navigazione per la galleria fotografica

1 di 30 Immagine PrecedenteImmagine SuccessivaSlideshow

{}

La pianista Beatrice Rana attacca con eleganza La Valse di Ravel e accompagna il violoncellista Misha Maisky nella Sonata n. 1 di Brahms, mentre lui in assolo si inerpica fra le introspezioni di una Suite di Bach. Il finale è tutto lirico, con Piazzola che mantiene intatto il programma di Salsi tra un’aria dal Don Carlo (“O Carlo ascolta”), lo straziante monologo ” Nemico della patria” tratto dall’Andrea Chénier di Giordano e per finire un hit dal Rigoletto (” Cortigiani, vil razza dannata”). Non è tutto, ancora due bis: “Di Provenza il mar, il suol” da Traviata e il tema d’amore da Nuovo cinema Paradiso di Morricone, omaggio al compositore scomparso ieri. Ormai la Scala è ripartita, sperando che sia la volta buona.

REP.IT

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.