Recovery Fund, Conte: “Con Rutte divergenze su cui si può lavorare”

Paesi “frugali” voglio ridurre le risorse a fondo perduto Ma l’olandese si batte con Austria, Svezia e Danimarca per ridimensionare la proposta di Recovery plan. Non solo l’obiettivo dei “frugali” è ridurre le risorse a fondo perduto, ma anche – e soprattutto – vincolare i fondi a precisi impegni sulle riforme. E lasciare che siano i governi a controllare, come proposto dal presidente del Consiglio Ue Charles Michel che ha chiesto che siano i 27 capi di Stato e di governo ad esprimersi a maggioranza qualificata su una valutazione della commissione europea per gli stanziamenti.

Non solo un piano dettagliato, con impegni precisi, ma anche il severo giudizio dei partner europei, che avrebbero una sorta di potere di veto. E’ quello che il governo italiano cercherà di evitare, per non dover vincolare i 170 miliardi che potrebbero arrivare dall’Ue a condizionalita’ che rischiano di essere impegnative come quelle del tanto vituperato Mes. Sul tavolo c’è anche la proposta di quadro finanziario pluriennale dell’Ue che non soddisfa ancora l’Italia e che contiene il meccanismo dei “rebates” (sconti) caro anche all’Olanda.

Tavolo sempre più difficile per l’ItaliaRoma non avrebbe ancora minacciato veti come leva per arrivare a una soluzione sul Recovery Fund. Ma i tavoli si intrecceranno. Che non tiri un vento propizio per l’Italia dal Mare del Nord lo fa capire Geert Wilders, che accoglie Conte davanti a Binnenhof, sede del governo olandese, con un cartello con la scritta: “Non un centesimo all’Italia”. Poi vede un microfono della Rai e sorride: “Salutatemi Matteo”. Wilders era ospite della piazza sovranista di Salvini alle elezioni europee. Sarebbe ora, attacca il Pd con Filippo Sensi ed Emanuele Fiano, che i sovranisti di casa nostra prendessero le distanze dai nostri alleati.

Rutte è su posizioni ben più dialoganti, ma anche lui convinto che l’Italia debba “farcela da sola”. Il governo lo sta facendo, ribatte Conte, e presenterà a settembre il suo Recovery plan. “Anche i Paesi frugali sono nostri amici”, assicura il premier che incassa da Rutte l’impegno a non temporeggiare e permettere che una decisione venga presa entro agosto. Ma al Consiglio europeo la battaglia si annuncia assai dura.

Gli altri appuntamenti di Conte con Merkel e Macron “Noi in Europa non chiediamo fondi per essere aiutati come Italia. Per ripartire noi, per ripartire insieme all’Europa”, dichiara il presidente del Consiglio. Che la prossima settimana vedrà Angela Merkel a Berlino e poi Emmanuel Macron a cena a Bruxelles, la sera prima del vertice europeo. Risentirà anche Rutte, spiega. Perché qui si gioca tutto: l’occasione della ripresa e di permettere al governo di navigare in acque un po’ meno agitate e di vivere con meno ansia anche l’appuntamento con la decisione sul Mes.

TGCOM

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