Pioggia di miliardi in arrivo dall’Ue: come ottenerli e a quali condizioni

di Francesca Basso e Milena Gabanelli

I Paesi europei non hanno mai visto tanti soldi in arrivo da Bruxelles, oltre 2 mila miliardi messi sul tavolo un po’ dagli Stati, un po’ dal bilancio Ue (in corso e nuovo), e una parte sarà raccolta sul mercato dalla Commissione europea attraverso l’emissione di bond. I fondi servono per fare due cose:
1) affrontare l’emergenza causata dal diffondersi del coronavirus;
2) ricostruire l’economia europea ma non com’era prima del Covid, dovrà essere più pulita, accelerare sulla decarbonizzazione e sulla digitalizzazione, dovrà essere più inclusiva (non lasciare indietro nessuno).

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L’ombrello della Bce

A questi soldi si aggiunge l’iniezione straordinaria di liquidità della Banca centrale europea, che per l’emergenza ha lanciato un piano — il PEPP (Pandemic Emergency Purchase Programme) — per aiutare gli Stati a finanziare i propri programmi di intervento per combattere le conseguenze economiche del Covid: Francoforte sta acquistando titoli di Stato e bond e così facendo tiene anche a bada gli attacchi speculativi sui Paesi più esposti (se non ci fosse il suo intervento all’Italia costerebbe molto di più il denaro che prende sul mercato). Il bazooka vale 1.350 miliardi e durerà fino al giugno 2021.

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I soldi dell’Ue
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