“Mai escluso il Mes”. Gualtieri ignora mesi di veti M5S: “Giorni decisivi per l’Ue”
“Il Governo non ha mai escluso l’uso della nuova linea di credito del Mes”. Roberto Gualtieri ignora mesi di veti del Movimento 5 stelle sull’accesso al Fondo Salva Stati e in un’intervista al Corriere della Sera tiene ben aperte le porte, pur ribadendo che ora è decisivo concludere entro luglio il negoziato sul Recovery Fund, con l’obiettivo di non snaturarne l’architettura originaria.
Europa. ″È decisivo chiudere il negoziato al più presto, se possibile già in questo Consiglio europeo. Io sono fiducioso” dice il ministro dell’Economia. “I dati economici, come ha ricordato Christine Lagarde, ci dicono che una rapida implementazione del programma Next Generation Eu è essenziale per raggiungere una ripresa solida, sostenibile, orientata al futuro e capace di salvaguardare il mercato unico. Su questa posizione – ricorda – che l’Italia ha sostenuto fin dall’inizio con forza, è maturato un largo consenso il che rappresenta una novità politica di straordinario rilievo”. Quanto la parziale revisione al ribasso dello strumento, per Gualtieri, “la proposta di Charles Michel conferma l’ammontare complessivo, la ripartizione tra trasferimenti e prestiti e l’architettura del Recovery Fund. E non era scontato. Ci batteremo con forza per non modificare questi elementi. Esistono inoltre alcune criticità in quella proposta su cui saremo molto determinati”.
Crisi. Davanti all’Italia, l’incubo spesso evocato di un autunno di tensioni sociali che Gualtieri prova a ridimensionare: “I dati economici più recenti sono incoraggianti” dice, intravedendo un “rimbalzo dell’economia” dovuto “anche alle misure adottate”. Ma “il calo del Pil sarà pesante e per questo con il prossimo scostamento che sarà di 20 miliardi proseguiremo nell’azione di sostegno e di stimolo all’economia per attutire l’impatto sociale della crisi e accompagnare adeguatamente la ripresa”.
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