Un Movimento che scarica i conflitti sul Paese

L’attacco della Cgil contro Azzolina sulla riapertura delle scuole si è saldato con quello delle opposizioni. Le accuse di inadeguatezza e di incompetenza si moltiplicano: al punto da portare il M5S ad accomunare i sindacati a Matteo Salvini e Giorgia Meloni, capi dell’opposizione: accostamento foriero di ulteriori tensioni, come la sfida in tv lanciata da Azzolina al leader leghista. Si accentua la sensazione che al Movimento manchi un baricentro per difetto di leadership e di cultura di governo; e soprattutto per il conflitto al vertice e, a cascata, nelle retrovie. Di Maio ieri ha chiesto a «tutto il Paese di stringersi intorno a Conte», impegnato nelle trattative a Bruxelles sugli aiuti. Eppure, il mandato del premier è indebolito dai dissensi che ristagnano all’interno della maggioranza e del M5S. Il risultato è che Conte appare strategicamente subalterno alle decisioni altrui. I «no» grillini sul prestito europeo del Mes continuano a essere una zavorra pesante per un negoziato già in salita. Per di più sullo sfondo di un autunno di crisi economica e, forse, sociale.

CORRIERE.IT

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