Coronavirus, risale l’indice di contagio Rt. Sei regioni sono a rischio

Mantenere distanziamento e igiene individuale

Gli esperti hanno spiegato che, almeno per il momento, è necessario mantenere tutte le misure di prevenzione e controllo già adottate dalle Regioni e dalle province autonome, quali l’igiene individuale e il distanziamento fisico. Gianni Rezza, capo dipartimento Prevenzione del ministero della Salute, durante il videomessaggio di commento ai dati del monitoraggio settimanale del ministero della Salute-Iss, ha sottolineato che “il numero dei casi rispetto alla scorsa settimana è più o meno stabile. L’Rt è 1,01, con intervalli di confidenza che vanno da poco sopra a poco sotto l’unità. Questo è dovuto alla presenza di focolai di dimensioni più o meno rilevanti, spesso dovuti a casi importati dall’estero: ne consegue la necessità di continuare con comportamenti ispirati alla prudenza. La sanità pubblica deve intervenire prontamente per intercettarli e contenerli rapidamente”.

La situazione è comunque in generale positiva con piccoli segnali di allerta relativi alla trasmissione. Come riportato nel report, anche se il lock-down nel nostro Paese ha reso possibile un controllo efficace dell’infezione da coronavirus, siamo comunque in una “situazione di trasmissione stazionaria a livello nazionale in cui persiste una trasmissione diffusa del virus che, quando si verificano condizioni favorevoli, provoca focolai anche di dimensioni rilevanti”. Fortunatamente sono pochi i casi che richiedono ospedalizzazione. Attualmente sono pochi i soggetti con sintomi e quadro clinico ritenuti gravi.

IL GIORNALE

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