Fisco, Gualtieri esclude il ritorno dell’Imu sulla prima casa: “Ridurre tasse e semplificare”

MILANO – Mentre in Europa si discute del Recovery Fund da 750 miliardi di euro, il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, attende l’esito con un pensiero alla fitta agenda italiana dei prossimi tempi. Il primo suo pensiero, all’intervento in streaming al convegno Ali, non può che andare al Consiglio Ue: “Siamo determinati  e combattivi – dice – Riteniamo necessario un esito tempestivo e rapido del negoziato. E quindi spingiamo per una conclusione rapida e teniamo altra la nostra ambizione: ci opponiamo a ridimensionamento della proposta della commissione”.

Quanto alle faccende di casa, mette al centro l’agenda fiscale. Riprendendo la strategia delineata con l’Atto di indirizzo del prossimo triennio, Gualtieri assicura: “Vogliamo cercare di fare un lavoro ampio e organico che abbia l’obiettivo di una graduale riduzione della pressione fiscale sul lavoro e sulle imprese e anche una forte e drastica semplificazione delle procedure fiscali e del nostro regime che è davvero ormai ingestibile”. I due tasselli importanti della riforma fiscale sono la riduzione dell’Irpef nel pieno rispetto della progressività delle imposte e l’assegno unico. Si deve continuare “con la riduzione dell’Irpef nel pieno rispetto della progressività delle imposte”, spiega il ministro. “Un altro tassello è l’assegno unico – aggiunge – c’è un disegno legge in Parlamento che si sta votando. Si tratta di rafforzare l’intervento a sostegno dei figli e della genitorialità”. “Sono i primi due corposi elementi che cercheremo di finanziare con il contrasto all’evasione fiscale”, prosegue. “Vogliamo ridurre la pressione fiscale sul lavoro e farlo attraverso il contrasto all’evasione ed elusione fiscale anche con la digitalizzazione”, dice Gualtieri.

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