Sette aggressioni in 12 giorni: Milano ora diventa il far west
L’aggressione con tanto di violenza sessuale avvenuta nel tardo pomeriggio di mercoledì 15 luglio nei confronti di una donna di 45 anni che portava a spasso il cane al parco del Monte Stella, plausibilmente perpetrata da un soggetto ancora in fuga e definito “dalla pelle scura”, non è che l’ultima di una serie di aggressioni che hanno sconvolto Milano e soltanto nei primi quindici giorni del mese.
La mattina del 3 luglio, in uno studio legale nei pressi di piazza San Babila, un cittadino nigeriano di 27 anni, irregolare sul territorio e senza fissa dimora, si intrufolava nell’ufficio di un’avvocatessa che in passato lo aveva assistito per alcune pratiche relative al permesso di soggiorno e la aggrediva a calci e pugni, minacciando di ucciderla se non gli avesse procurato il permesso di soggiorno. Il nigeriano aggrediva poi anche i Carabinieri, giunti repentinamente sul posto. Il soggetto veniva trovato in possesso di un coltello con una lama da 11 cm e portato in caserma dove veniva denunciato a piede libero, come disposto dal pm di turno Adriano Scudieri. L’avvocatessa aggredita fa parte di un gruppo di legali specializzato in studi giuridici sull’immigrazione e di un’associazione che promuove l’interculturalità e l’antirazzismo.
Il 6 luglio, un marocchino di 19 anni veniva arrestato in zona Navigli dopo aver tentato una rapina assieme a un complice, armato di pistola. L’uomo aggredito ha però reagito, ne è nata una colluttazione che ha dato tempo agli agenti di Polizia di intervenire ed arrestare uno dei due individui. L’aggressione è avvenuta attorno alle 18.
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