Accordo sul Recovery Fund al Consiglio Ue. Giuseppe Conte: “Ora possiamo cambiare volto all’Italia”
Ci sono voluti quattro giorni e quattro notti, ma alla fine un lungo applauso ha sancito l’accordo al vertice europeo sul Recovery Fund ed il Bilancio Ue 2021-2027. Sintomo che “l’Europa è solida, è unita” ha esultato il presidente del Consiglio europeo Charles Michel dopo una maratona negoziale di oltre 90 ore che ha fatto del summit il più lungo della storia dell’Unione.
All’Italia l’intesa porta una dote di 209 miliardi. Un piatto ancora più ricco (82 miliardi di sussidi e 127 di prestiti) rispetto alla proposta della Commissione di maggio, che destinava al nostro Paese 173 miliardi (82 di aiuti e 91 di prestiti). Una quota “davvero molto consistente: il 28% – dice molto soddisfatto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte – Abbiamo anche migliorato l’intervento a nostro favore, se consideriamo la proposta originaria della Commissione Ue e della presidente von der Leyen. Avremo una grande responsabilità: con 209 miliardi abbiamo la possibilità di far ripartire l’Italia con forza e cambiare volto al Paese. Ora dobbiamo correre”, rimarca Conte, affermando di aver conseguito questo risultato “tutelando la dignità del nostro Paese”.
″È un momento storico per l’Europa e per l’Italia” dice ancora, “siamo soddisfatti: abbiamo approvato un piano di rilancio ambizioso e adeguato alla crisi che stiamo vivendo”. Ora il ritorno in patria, con la convinzione che “il Governo italiano è forte: la verità è che l’approvazione di questo piano rafforza l’azione del Governo italiano”. Uno dei temi che riemergeranno è quello del ricorso al Mes, ma Conte ribadisce ora con più forza che “non è il nostro obiettivo, l’obiettivo è valutare il quadro di finanza pubblica e le necessità e valutare gli strumenti nel migliore interesse dell’Italia. Il piano che oggi approviamo ha assoluta priorità nell’interesse dell’Italia. Ci sono prestiti molto vantaggiosi”. Anzi la speranza di Conte è che il Recovery Fund possa “contribuire a distrarre l’attenzione morbosa attorno al Mes”.
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