Recovery Fund, Meloni: «Conte uscito in piedi». Salvini attacca: «Resa incondizionata»

Meloni: «Si rischia il commissariamento»

La presidente di Fratelli d’Italia va dritta al punto: «quello che ci preoccupa di più è che non solo queste risorse arriveranno a primavera 2021 inoltrata ma che per spenderle dovremo comunque passare dalle forche caudine dei Rutte di turno: non si chiama «diritto di veto» ma il «super freno di emergenza» funzionerà allo stesso modo. Si rischia un inaccettabile commissariamento delle scelte di politica economica di una Nazione sovrana. Difenderemo la nostra sovranità strenuamente e ci auguriamo che da questo momento in poi il governo voglia fare lo stesso».

Salvini: «Una resa senza condizioni»

Per Matteo Salvini, invece, si è di fronte ad una resa incondizionata e parla dei accordo su un «super Mes»: «Stiamo parlando di soldi prestati che arriveranno se va bene fra un anno, solo e soltanto se l’Italia farà le riforme in pensioni, lavoro, giustizia, sanità e istruzione richieste dall’UE. Tradotto: ti presto dei soldi se torni alla legge Fornero e se metti una patrimoniale. Noi vigileremo perché così non sia. Va restituito coi versamenti annui che l’Italia versa all’UE. Non c’è nessun regalo per nessuno, è un prestito. E’ una resa mani e piedi senza condizioni».

«Una parte di questo stanziamento – aggiunge l’ex ministro – verrà deciso nel 2023. Il problema di oggi è che stiamo chiedendo a 4 milioni di partite Iva di versare 8 miliardi di tasse. Abbiamo letto Renzi, Monti, Conte, tutti gli eurofelici di quello che accadrà nei prossimi anni ma tornando sul pianeta Terra ci sono i semplici e umili italiani che hanno problemi adesso. Se i risultati sono un prestito da restituire integralmente e da usare solo a patto di ulteriori tagli e sacrifici, non mi sembra esattamente una svolta epocale».

L’incontro con Conte

Sulla spaccatura nel centrodestra, il leader leghista chiarisce: «Forza Italia ha votato col Pd e M5s la Commissione europea , ha tutto il diritto di essere contenta se il destino degli italiani è in mano non agli italiani alla Commissione». E poi svela che il premier Conte ha già invitato il centrodestra a Palazzo Chigi dopo Bruxelles: «Da Conte ci andremo insieme, difendendo gli interessi degli italiani. Chiederemo precise condizioni che non comporti lacrime e sangue per italiani. Prima ci invita, prima ci andiamo».

Tajani: «Ora riforme valide»

Forza Italia usa toni meno duri. «Siamo soddisfatti del fatto che l’Europa si sia dimostrata più solidale rispetto al 2008. C’è stata la resistenza di alcuni paesi e questo deve farci riflettere sul futuro. L’Italia ora dovrà essere in grado di avere i soldi che sono a disposizione, deve dare il meglio di sé, per presentare delle riforme valide». Lo dichiara a Radio Anch’io su Radio Raiuno, Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia. «Rimane il problema del Mes, credo che si debbano utilizzare quei soldi che sono disponibili sin da ora per riformare la sanità e per risolvere il problema della cassa integrazione. Abbiamo bisogno di immettere liquidità sul mercato e prepararci ad una possibile ondata di ritorno del Covid19. Dobbiamo valutare anche i flussi migratori, abbiamo visto che i clandestini arrivati in Italia erano in gran parte affetti da coronavirus».

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