Zanardi dimesso dall’ospedale, trasferito in centro di neuro-riabilitazione: «Condizioni stabili»
Giovannini ha poi ringraziato l’équipe multidisciplinare che ha preso in cura Zanardi mettendo in campo una grande professionalità, riconosciuta a livello nazionale e non solo. «L’atleta ha trascorso oltre un mese nel nostro ospedale – ha spiegato il direttore – ed è stato sottoposto a tre delicati interventi chirurgicie ha mostrato un percorso di stabilità delle sue condizioni cliniche e dei parametri vitali che ha permesso la riduzione e sospensione della sedazione, e la conseguente possibilità di poter essere trasferito in una struttura per la necessaria neuro-riabilitazione». Poi un saluto alla famiglia: «Concludo mandando un grande abbraccio alla famiglia di Alex, che ha dimostrato una forza straordinaria: una dote preziosa che dovrà essere compagna di viaggio fondamentale del nuovo percorso che inizia oggi».
Alex è stato operato due volte al cervello e una al volto per ridurre le devastanti fratture che l’ex pilota di Formula 1 ha subito quando l’handbike, la bicicletta speciale in fibra di carbonio, si è ribaltata per poi finire contro un tir che procedeva lentamente dal senso opposto di marcia. L’impatto è stato così violento che sarebbero bastati pochi minuti di ritardo nei primi soccorsi per rendere vano ogni tentativo di salvargli la vita. Decisivo è stato l’intervento di Robusto Biagioni, il medico dell’elisoccorso che ha intubato Zanardi, consentendogli di respirare ed è riuscito a tenerlo in vita durante il volo verso l’ospedale di Siena dove era già pronta la sala operatoria d’urgenza.
Sul fronte delle indagini notizie interessanti potrebbero arrivare dalla perizia tecnica che ieri Dario Vangi, docente dell’università di Firenze e consulente della Procura di Siena, sta effettuando sulla handbike di Zanardi. La bici è in custodia in un locale della caserma dei carabinieri di Pienza dopo il sequestro disposto dalla procura di Pisa e il consulente ha iniziato i primi accertamenti. Si cerca di stabilire se il mezzo poteva circolare sulle strade pubbliche, se aveva i sistemi di sicurezza previsti dalla legge e se si sia verificato un eventuale guasto meccanico che potrebbe aver provocato l’incidente. Alessandro Maestrini, videomaker e testimone dell’incidente, al Corriere della Sera aveva dichiarato di aver visto una delle ruote della bicicletta di Zanardi alzarsi da terra in un movimento anomalo. Il perito ha poi fatto rilievi sul luogo dell’incidente dove ha eseguito altri accertamenti soprattutto sull’asfalto della curva dove Zanardi ha perso il controllo dell’handbike.
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