Gli ultimi giorni della cometa Neowise. Non tornerà prima di 6683 anni
di MATTEO MARINI
Approfittatene, di questo cielo estivo pulito e delle miti temperature notturne, perché sono gli ultimi giorni per osservare la cometa Neowise senza dover montare un costoso telescopio o un teleobiettivo come quelli di un fotoreporter da stadio. La si può ancora scorgere a occhio nudo, ormai ben sopra l’orizzonte a nordovest. Se ne sta lì per tutta la notte, sotto il Grande carro, ma la sua luce va pian piano affievolendosi.
La posizione della cometa in cielo fino al 31 luglio
Condividi
La sua curva di luce è in discesa, perché si allontana da Sole: “La
osservo ogni giorno e mi sono accorto che la sua luce sta sbiadendo,
anche se è molto facile trovarla in cielo perché ormai ha una coda
estesissima, 15 o 20 gradi – spiega Alessandro Marchini, direttore dell’osservatorio astronomico dell’università di Siena
– ma tra una settimana, al massimo dieci giorni, scenderà sotto la
quinta magnitudine. Significa che non sarà più visibile a occhio nudo,
servirà almeno un binocolo”.
La cometa Neowise sull’orizzonte del cielo
di Siena – (foto: Alessandro Marchini, Osservatorio astronomico
dell’Università di Siena)
Condividi
Nessuno di noi rivedrà mai più Neowise, una volta che sarà tornata da
dove è venuta. Scoperta a marzo dal telescopio dal quale ha preso il
nome, è una cometa di lungo periodo, proviene da uno dei quartieri
periferici del Sistema solare, la nube di Oort. Tornerà dalle nostre
parti tra 6.683 anni, secondo gli ultimi calcoli. Le comete sono oggetti piuttosto imprevedibili, lo dimostra il fatto che anche di recente alcune di loro battezzate frettolosamente come ‘cometa dell’anno’ o ‘del secolo’, hanno deluso le aspettative.
Neowise è stata una sorpresa, che vale la pena godersi fino alla fine,
per trovarla basta scendere con lo sguardo dalla costellazione più
famosa di tutte, il Grande carro: “C’è di buono che ora è visibile tutta
la notte, dalle prime ore dopo il tramonto la si può notare a
nordovest, con un orizzonte libero da ostacoli – sottolinea Marchini – a
occhio nudo si vede quella che sembra una stella sfocata. Il puntino
luminoso è il suo nucleo, avvolto dalla chioma di polveri che riflette
la luce del Sole. Col binocolo, consigliatissimo, si apprezza la lunga
coda. Una curiosità: la coda delle comete è sempre rivolta dalla parte
opposta rispetto al Sole, perché è ‘pettinata’ dal vento solare. In
questo momento, mentre si allontana, la sua coda quindi la precede”.
Pages: 1 2